Complice anche una certa scontrosità di carattere, Guccia non è riuscito a rendere la sua creatura cara alla città e all’Università di Palermo, che in qualche misura, dopo la sua morte, se ne disinteressano. Inoltre, nel periodo inter-bellico l’internazionalismo disinvolto della matematica Belle Époque non può rinascere interamente, per intuibili ragioni politiche, e le scuole nazionali riducono i mutui contatti, mentre la potenza organizzativa ed economica delle grandi università americane comincia a sottrarre alla matematica europea figure di primaria importanza. In Italia si affermano società matematiche di livello nazionale, come l’Istituto Nazionale di Alta Matematica di Severi e l’Unione Matematica Italiana di Pincherle, oltre all’Istituto per le Applicazioni del Calcolo di Picone (dedicato alla matematica applicata). Nel Dopoguerra, la comunità matematica internazionale riprenderà i suoi legami, sempre più come una società apolide, nube di intelligenze orbitanti come gli elettroni attorno al nucleo studiati da Poincaré.